Sirmione Photo Residency 2024: la natura protagonista con Mattia Marzorati


25 Mag 2024

La terza edizione della Sirmione Photo Residency ha scelto il giovane fotografo comasco Mattia Marzorati come protagonista per il 2024. Selezionato tra 125 candidati di 15 paesi da una giuria presieduta da Andréa Holzherr di Magnum Photos, Marzorati ha conquistato i giudici con una proposta che riflette la sua sensibilità verso le tematiche ambientali.

Il suo progetto di repertorio, La terra dei buchi, indaga sulle gravi criticità ambientali della provincia di Brescia, affrontando temi come lo smaltimento rifiuti e le infiltrazioni mafiose. Le sue immagini testimoniano le conseguenze disastrose di attività economiche apparentemente efficienti, ma profondamente dannose per il territorio e i suoi abitanti.

 

La residenza fotografica a Sirmione

Durante la residenza, Marzorati svilupperà Venatùra, un progetto dedicato alla natura di Sirmione. Attraverso fotografie aeree delle coste e degli specchi d’acqua del Lago di Garda, il progetto si propone di creare un mosaico visivo con valore storico e artistico, documentando lo stato di salute del lago in un’epoca segnata dalla crisi climatica. Ritratti di flora locale, come olivi e cipressi, completeranno la narrazione di un paesaggio in costante adattamento a condizioni climatiche estreme.

 

Insieme ad Andréa Holzherr e Ludovica Pellegatta di Magnum Photos, Marzorati realizzerà un’opera che aspira a immortalare la bellezza silenziosa e antica di Sirmione, una bellezza che, ora più che mai, necessita di attenzione e rispetto.

 

Profilo di Mattia Marzorati

Mattia Marzorati, nato a Cantù nel 1992, ha sviluppato la sua carriera fotografica esplorando tematiche sociali e ambientali a livello internazionale. Dopo aver lavorato nella cooperazione internazionale, si dedica alla fotografia in Perù, concentrandosi su questioni sociali e ambientali. Studia fotografia a Granada e dal 2017 collabora con media e ONG italiane ed estere, documentando temi legati alle migrazioni in paesi come Uganda, Libano e Grecia. Tra il 2019 e il 2021 realizza La terra dei buchi, un progetto sull’impatto ambientale in Lombardia, che ottiene il premio RESET e viene esposto in festival e musei, tra cui Museion di Bolzano, Photoszene Köln, Brighton Photo Fringe, Athens Photo Festival e Photo Vogue Festival.